La Juventus è inarrestabile e batte anche l’Inter a San Siro. E’ sicuramente il miglior biglietto da visita in vista dell’andata del quarto di finale di Champions League, a Monaco di Baviera, contro una squadra che solo poche ora fa ha battuto 9-2 l’Amburgo. La partita ha offerto molte indicazioni positive ad Antonio Conte, tra cui spiccano le prestazioni maiuscole di calciatori impiegati meno, ma sempre pronti a dar il proprio contributo (fantastica la rete di Fabio Quagliarella, buona la prova di Alessandro Matri, autore del gol vittoria). Con questo risultato i bianconeri vedono avvicinasi lo scudetto e proprio non si riesce ad intravedere all’orizzonte un epilogo diverso dal trionfo della Vecchia Signora che non perde un colpo, neanche nelle partite più difficili.
Per l’Inter è una battuta d’arresto che potrà pesare nell’ottica della corsa alla qualificazione nelle coppe europee. L’aspetto consolatorio per i nerazzurri riguarda le contemporanee sconfitte di Fiorentina e Roma, ma nel frattempo la Lazio ha portato a casa i tre punti contro il Catania ed ha staccato sia i cugini romanisti che l’Inter al quinto posto. Inter-Juventus sarà ricordata anche per il bruttissimo fallo di Esteban Cambiasso ai danni di Giovinco. L’interista si è scusato subito e giocatori e allenatore juventini hanno accettato le scuse senza gettare benzina sul fuoco, un comportamento esemplare nonostante la brutta parentesi di un giocatore sempre corretto. Le parole di Stramaccioni che a fine partita reclama un calcio di rigore:
“Se non c’è calcio di rigore su Cassano allora c’è un giallo per simulazione. Senza nulla togliere al risultato finale non ricordo a memoria una squadra di vertice senza un calcio di rigore a favore per un girone intero. Eppure in area ci entriamo anche noi. Ci sono state un paio di decisioni non chiare, nel caso dell’espulsione di Cordoba abbiamo solo chiesto al quarto uomo di aiutare l’arbitro. Voglio spendere una parola per lui, che ha fatto un brutto fallo nel finale ma è entrato subito nello spogliatoio della Juve per scusarsi con Giovinco. Sono falli duri che in una partita così sentita ci possono stare. Esteban è un professionista incredibile e ha chiesto scusa “.
E quelle di Antonio Conte:
“Lo scudetto? Vediamo il traguardo. Quello di oggi è un altro mattoncino ma dobbiamo stare attenti a Napoli e Milan, che attendono un nostro passo falso. Perciò, piede sempre premuto sull’acceleratore”. Il risultato del Meazza “è una soddisfazione, perché quella contro l’Inter è ‘la’ partita. Il mio futuro? Alla Juve. Il mio futuro è la Juve, senza dubbio. Mi dispiace che certe frasi che ho detto siano state estrapolate per un paio di titoli da prima pagina: non ho mai detto di voler andare all’Inter. Il senso delle mie parole era sdrammatizzare il clima di una sfida che è sempre stata molto sentita”.
Inter – Juventus 1-2: le foto della partita
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